—¿Por qué lees tanto? —(…) Mi mejor arma está en el cerebro. Mi hermano tiene su espada; el rey Robert tiene su maza, y yo tengo mi mente… Pero una mente necesita de los libros, igual que una espada de una piedra de amolar, para conservar el filo. —(…)—. Por eso leo tanto, Jon Snow.

TYRION LANNISTER.

I.-Orden suprema de la Santísima Anunciación

Scherezada Jacqueline Alvear Godoy

La Suprema Orden "della Santissima Annunziata" (en español "de la Santísima Anunciación") es una orden honorífica y dinástica de la Casa de Saboya.
Scherezada Jacqueline Alvear Godoy

heráldica de orden



Orígenes

En un primer momento era denominada "Orden del Collar" y fue fundada por el conde Amadeo VI de Saboya con ocasión del matrimonio de su hermana Blanca con Galeazzo II Visconti en 1362.
El objetivo de la Orden era "incentivar la unión y la fraternidad entre los poderosos para evitar las guerras privadas entre ellos", como rezan las actas más antiguas de la orden
La insignia originaria era constituida de un collar de plata dorada con el lema FERT, cerrado con un anillo con tres nudos. Su número era limitado a 15 caballeros.


Scherezada Jacqueline Alvear Godoy
Emblema de  la orden
Historia y estatutos

Amadeo VIII de Saboya dio las primeras reglas oficiales de la orden y de su decoración, el collar con los nudos saabudos se alternaba con las letras FERT y con rosas; en memoria de la Rosa de Oro entregada por Urbano V al conde Amadeo VI de Saboya en 1364. Carlos III, Duque de Saboya dio nuevos estatutos, a partir de cuando se conoció como la Orden de la Santissima Annunziata. También fue él quien impuso el medallón formado por los tres nudos de un y con la imagen de la Anunciación. El número de caballeros se elevó a veinte.
Los primeros estatutos de la orden, las dadas por Amadeo VI de Saboya, se han perdido. Emanuel Filiberto 'Testa di Ferro' agregó que el ingreso fuera sometido a de cuatro cartos, durante al menos cinco generaciones. Víctor Amadeo II de Saboya seculariza la orden. En 1869 Víctor Manuel II de Italia estableció que el ingreso a la orden podría tener lugar incluso sin origen noble, siempre y cuando se hubiesen cumplido logros y servicios sobresalientes al Estado o la Corona.



Scherezada Jacqueline Alvear Godoy
Gran collar de la orden


Clases

Los caballeros de la orden cuentan con dos collares, si se es italiano (el llamado "Gran Collar" y el "Cuello Pequeño") o un collar sólo; si se trata de un ciudadano extranjero (sólo el cuello "Pequeño"). Los collares grandes son siempre los mismos, y adjudicados en el momento de la investidura, los herederos prometen devolverlos a la Casa de Saboya una vez el titular haya muerto. Desde aquí se entiende, pues que cada collar tiene una gran historia y sus portadores forman una propia lista, que se registra marcando un cuadro en el cuello. En el momento de la investidura el nuevo galardonado con el Gran Collar debe elegir entre los disponibles. El pequeño collar, sin embargo, no debe ser devuelto y se conserva como un regalo a la familia del distinguido.
Los premiados eran exentos del pago de impuestos, considerados primos del rey (por lo que lo podían tutear) tenían el tratamiento de "Excelencia", el derecho a honores militares y convertirse ipso facto en la Gran Cruz de la Orden de la Corona de Italia y la Orden de San Mauricio y Lázaro.
A diferencia de otras órdenes de la Casa de Saboya (como las órdenes Orden de San Mauricio y Lázaro, la Orden de la Corona de Italia y la Orden Civil de Saboya), cuyas entregas eran consultadas y evaluadas por los comités de las mismas, la entrega del Collar de la Annunziata era de discreción exclusiva del Jefe de la Casa Real de Saboya.
Scherezada Jacqueline Alvear Godoy
Pequeño collar de la orden





I Cavalieri dell'Ordine Supremo del Collare o  della Santissima Annunziata. 



1364 (- 1383)


Amedeo VI
fondatore dell'Ordine

conte di Savoia (1343-1383)

Antonio di Beaujeu
signore di Beaujeu e Dombes

Ugo di Chalon
barone e signore d'Arlay

Amedeo III di Ginevra
conte di Ginevra

Aimone di Ginevra
signore di Anthon e Varey

Guglielmo di Grandson
signore di Aubonne e Sainte-Croix

Giovanni di Vienne
signore di Rollans, Listenois e Bonencontre
Maresciallo di Borgogna
Ammiraglio di Francia



Guglielmo di Chalamont
signore di Meximieux e Montaney

Simone di Saint Amour

Rolando di Vayssi

Stefano della Baulme
signore di St.-Denis-de-Chausson e Chavanes
Ammiraglio e Maresciallo di Savoia

Aimone di Bonivard
castellano di Allinges e Thonon

Bartolomeo di Foras
signore di Aubonne e Sainte-Croix

Thennard di Menthon
signore di Menthon

Francois di Monthou
signore di Monthou

Gasparo di Montmayeur
barone di Villar-Salet, Syllans, Cusy e Brandis

Richard Musard
gentiluomo inglese


1383 - 1391
Amedeo VII
II Gran Maestro dell'Ordine




Amedeo VII (il Conte Rosso)


Giovanni di Vernay

signore di La Rochette e Chesne

Maresciallo di Savoia

Luogotenente Generale nella Bressa


Eudes di Villars
signore di Montilliers, Montriblod, Bussy, Marigny, La Roche du Vannel

Governatore di Savoia e del Piemonte

Ibleto di Challant
signore di Chatillon, Challant, Graines, Montjovet, Chenal, Verris, Issogne
Governatore del Piemonte 

Aimone di Challant
signore di Finis e Aymaville



Tommaso di Ginevra
signore di Lullin, Montforch, Ballaison, La Bastie, Vuillens, Puilly, la Valle di Lutry,
Layx, Marigny, Espagny
consignore della Valle d'Aulps
Luogotenente generale del Monferrato




Umberto di Luyrieux
signore di Luyrieux, Champagne, Cule, Montveran, Savigny, Prangin e Villars




1409
Amedeo VIII
III Gran Maestro dell'Ordine




Amedeo VIII
conte (1391-1416)
poi  duca di Savoia
(1416-1434)

Ludovico di Savoia  (1364-1418)principe d'Acaia e della Moreasignore del Piemonte(1402-1418)

Gerardo di Ternier
signore di Ternier

Oddone di Villars
signore di Baux, Beaufort, St. Sorlin, Lanieu, Loyettes, Gordans, Montriblod, MontellieGovernatore e Luogotenente Generale del Piemonte

Giovanni de La Baulme
conte di Montrevel e Sinoplesignore di Valufin, Montgeffon, Marbos, Foyssia, L'Abbergement, Illia, St. Etienne du Bois, St. Sorlin, Montfort, Irlains, Agremont, Ormont, Marigny, BussyLuogotenente Generale nella BressaMaresciallo di Francia

Umberto di Villars-Sexel
conte de La Roche sur Ognon


Giovanni de La Chambre

signore di La Chambre
conte di Leuille
visconte di Moriana

Giovanni di Lugny
signore di Lugny, Ruffey, Aillerey e Escoelles
Antonio di Grolee
signore di Grolee

1413
(Amedeo VIII)



Tommaso III di Saluzzo
marchese di Saluzzo

Amedeo di Savoia
principe di Piemonte
(1412-1431)



http://www.blasonariosubalpino.it/Appendice01.html



 ANNUNZIATA, ordine della ss
di Francesco COGNASSO - Enciclopedia Italiana (1929)


ANNUNZIATA, ordine della ss. - Il Supremo Ordine della SS.A. è il maggior ordine cavalleresco della monarchia sabauda e del regno d'Italia, istituito nel 1364 da Amedeo VI di Savoia. Non chiare, però, le circostanze e le cause dell'istituzione.

I quindici collari d'argento dorato, simili a quelli comunemente usati per i levrieri, che nel gennaio del 1364 furono acquistati dal principe presso un orefice di Avignone, dovevano con tutta probabilità servire come insegna per Amedeo VI e quattordici suoi cavalieri, in un torneo destinato a festeggiare la vittoria riportata, nell'estate del 1363, sul marchese di Saluzzo, costretto a riconoscersi vassallo sabaudo. L'Ordine del collare fu forse, cioè, in origine, una società o fratellanza cavalleresca, come quelle già organizzate alla corte sabauda per tornei, e chiamate della Tavola rotonda, del Cigno nero, dei Cavalieri verdi. Il carattere giocondo e amoroso appare nelle insegne: il collare da cane, segno di sudditanza fedele per la dama del cuore; la chiusura del collare formata da tre lacci di amore a doppio intreccio, segno di amore indissolubile; il motto Fert che fu già usato, come i lacci, dal giovan conte, e che significa l'obbedienza all'amata.

I quattordici cavalieri che ebbero il collare erano, in parte almeno, assai giovani, e qualcuno di piccola nobiltà: Gaspard de Montmajeur, Étienne de la Baume, Aymon de Genève, Aymon de Genève-Anthon, Guillaume de Grandson, Jean de Vienne, Hugues de Châlons, Guillaume de Chalamont, Berlion de Foras, Chivard de Monthoux, Aymon Bonnivard, Richard Musard, Roland de Vaissy, Simon de Saint-Amour. Secondo la consuetudine, la fratellanza d'arme doveva durare anche oltre il torneo; e decisosi, nel 1365, il conte al viaggio a Costantinopoli in aiuto del cugino, l'imperatore Giovanni V Paleologo, l'ordine del collare venne a subire l'influsso delle idee religiose, diventando una società religioso-militare, a somiglianza delle molte altre che erano sorte in Europa in quella età. I 15 cavalieri rappresentarono i 15 misteri della Vergine, e di questa diventarono i fedeli guerrieri; il nodo d'amore e il Fert acquistarono così un valore mistico. In uno statuto redatto dal conte si impose l'obbligo di certe preghiere e dei suffragi per i confratelli morti. Così, infatti, si fece nel 1366, per i due cavalieri del collare caduti combattendo contro i Turchi a Gallipoli: Roland de Vaissy e Simon de Saint-Amour, che ebbero suffragi ed onori funebri pro debito Ordinis colaris. Amedeo VI, nel testamento del 1383, riconfermò il carattere religioso dell'ordine, ordinando la costruzione di una certosa a Pierre Châtel, nel Bugey: 15 padri dovevano pregare in essa per i cavalieri del collare vivi e defunti.

Nel 1409, il conte Amedeo VIII diede, in sostituzione degli statuti dell'avo smarritisi, nuovi più ampî statuti e li perfezionò nel 1434: in essi fu precisato l'obbligo di procurare l'onore ed il profitto del sovrano, di servirlo con assoluta fedeltà, di portarsi un aiuto vicendevole, sottoponendo le controversie ad un arbitrato, di concorrere alla salute eterna dei confratelli con elemosine e messe. Escluso dall'ordine era il cavaliere che si rendesse reo d'infamia e tradimento.

Nuovi statuti diede all'ordine il duca Carlo III, nel 1818. Egli trasformò il collare, come già aveva fatto con quello suo proprio l'avo Carlo I, riducendolo ad un intreccio di nodi d'amore e di 15 rose bianche e vermiglie, alternate, in ricordo delle 15 gioie della Vergine; appese al collare un medaglione raffigurante l'Annunciazione; stabilì che ai 15 cavalieri tradizionali se ne aggiungessero 5 in onore delle cinque piaghe di Gesù. L'Ordine del collare e dell'Annunziata, come allora si chiamò, era accessibile solo a cavalierli "de nom et d'armes" "sans reproche", i quali con esso assumevano obblighi religiosi e godevano di altissimi privilegi: fastoso era il loro abbigliamento.

Una nuova riorganizzazione diede all'ordine, nel 1570, Emanuele Filiberto, che stabilì il numero dei cavalieri in 20, oltre al sovrano, insignito del grado di gran maestro, e al principe ereditario. I cavalieri dovevano essere nobili, e nobili dovevano essere anche i loro genitori e i loro avi, mondi da ogni accusa di eresia, tradimento e viltà. Il duca accordò ai cavalieri esenzione completa da tributi, dazî e giurisdizione, e diritto di far parte del senato che era il supremo consiglio di stato: inoltre era a loro promesso un aiuto finanziario in caso di bisogno. Successivi decreti di Carlo Emanuele I, di Carlo Emanuele II e di altri sovrani, riconfermarono questi privilegi, gli onori, le disposizioni del cerimoniale, le decorazioni e le uniformi. Dal 1607, la chiesa dell'ordine diventò l'eremo dei Camaldolesi di Torino, essendo il Bugey passato alla Francia; e, nel 1840, Carlo Alberto assegnò all'ordine la certosa di Collegno. Ls stesso principe rinnovò in quell'anno gli statuti; riconfermò il carattere religioso-militare dell'Ordine e riaffermò gli onori e le preminenze, pur abolendo le esenzioni dai tributi e i privilegi del foro. Una riforma radicale compì Vittorio Emanuele II, nel 1869, in senso liberale, togliendo la clausola della nobiltà dei natali dei meriti militari: il collare diventò la suprema ricompensa per i personaggi segnalatisi per eminenti servigi resi nelle alte cariche dello stato. I cavalieri sono in numero di 20, non compresi, come volle nel 1924 decretare Vittorio Emanuele III attualmente regnante, il re, il principe, i dignitarî ecclesiastici, i personaggi stranieri. Essi hanno titolo di eccellenza e di cugino del re, obbligo di giurare fedeltà secondo la formula costituzionale, diritto alla precedenza sulle cariche dello stato dopo i cardinali, diritto agli onori militari stabiliti dal regolamento di disciplina.


Bibl.: Gli statuti del 1409, del 1570 e del 1840 in L. Cibrario, Status et ordonnances du très noble Ordre de l'Annonciade, Torino 1840. Gli statuti del 1518 e del 1869, in G. Claretta, Statuti antichi inediti e statuti recenti dell'O.S. della SS. Ann., Torino 1881. Gli statuti del 1869 e disposizioni varie dell'epoca moderna, in L. Ceschina, Gli ordini equestri del regno d'Italia, Milano 1925. Il motu proprio di S. M. il re Vittorio Emanuele III, del 1924, in Gazzetta Ufficiale del Regno, 15 marzo 1924. Le prerogative, secondo il r. decreto del 17 aprile 1868; le precedenze, secondo il r. decreto 29 dicembre 1916, 11 novembre 1923; e le attuali secondo il r. decreto 16 dicembre 1927 (n. 2210, in Gazzetta Ufficiale del Regno, 17 dicembre 1927). Per le origini, v. D. Muratore, La fondazione dell'ordine del Collare della SS. Ann., Torino 1909; M. Bori, L'ordine del Collare della SS. Ann., in Boll. Stor. Bibl. Subalpino, 1914. Bibliografia completa, in A. Manno, Bibliografia storica degli stati della monarchia di Savoia, I, p. 181 nn. 2594-2644.

ANUNCIACIÓN, orden de la SS. - La Orden Suprema de la SS. A. Es la principal orden caballeresca de la monarquía de Saboya, establecida en 1364 por Amedeo VI de Saboya. Sin embargo, las circunstancias y causas de la institución no están claras.

Los quince collares de plata dorados, similares a los utilizados comúnmente para los galgos, que en enero de 1364 fueron comprados por el príncipe de un orfebre de Aviñón, tenían más probabilidades de servir como un signo para Amedeo VI y catorce de sus caballeros, en un torneo destinado a celebrar la victoria informada, en el verano de 1363, sobre el marqués de Saluzzo, obligado a reconocerse como vasallo de Saboya. La Orden del collar fue quizás, es decir, originalmente, una sociedad o hermandad caballeresca, como las que ya estaban organizadas en la corte de Saboya para torneos, y se llamaban Mesa Redonda, el Cisne Negro, los Caballeros Verdes. El carácter juguetón y amoroso aparece en los signos: el collar del perro, un signo de fiel sujeción a la dama del corazón; el cierre del collar formado por tres cordones de amor dobles entrelazados, un signo de amor indisoluble; el lema Fert, que ya era usado, como cordones, por el joven conde, y que significa obediencia al amado.
Istituzione dell'OrdineLuigi Cibrario - Statuts et ordonnances du très-noble Ordre de l'Annonciade, Turin, 1840

Los catorce jinetes que tenían el collar eran, al menos en parte, muy jóvenes y alguien de poca nobleza: Gaspard de Montmajeur, Étienne de la Baume, Aymon de Genève, Aymon de Genève-Anthon, Guillaume de Grandson, Jean de Vienne, Hugues de Châlons, Guillaume de Chalamont, Berlion de Foras, Chivard de Monthoux, Aymon Bonnivard, Richard Musard, Roland de Vaissy, Simon de Saint-Amour. Según la costumbre, la hermandad de armas duraría incluso más allá del torneo; y decidió, en 1365, el conde de viajar a Constantinopla en ayuda de su primo, el emperador John V Paleologo, el orden del collar llegó a ser influenciado por ideas religiosas, convirtiéndose en una sociedad religioso-militar, a semejanza de muchos otros que habían surgido en Europa en esa época. Los 15 caballeros representaban los 15 misterios de la Virgen, y de esto se convirtieron en fieles guerreros; El nudo de amor y Fert adquirió así un valor místico. En un estatuto redactado por el conde se impuso la obligación de ciertas oraciones y sufragios por los cohermanos muertos. Entonces, de hecho, se hizo en 1366, para los dos caballeros del cuello que cayeron luchando contra los turcos en Gallipoli: Roland de Vaissy y Simon de Saint-Amour, que tenían sufragios y honores funerarios por deuda con Ordinis colaris. Amedeo VI, en el testamento de 1383, volvió a confirmar el carácter religioso de la orden, ordenando la construcción de un monasterio cartujo en Pierre Châtel, en Bugey: 15 padres tuvieron que rezar por los caballeros del collar vivos y muertos.

En 1409, el Conde Amedeo VIII dio nuevos estatutos más grandes en reemplazo de los estatutos de los antepasados ​​perdidos y los perfeccionó en 1434: en ellos se especificaba la obligación de obtener el honor y el beneficio del soberano, servirlo con absoluta fidelidad, para traer ayuda mutua, someter disputas a arbitraje, para contribuir a la salud eterna de los cohermanos con limosnas y masas. Quedó excluido de la orden el caballero que se hizo culpable de infamia y traición.
Eremo dei Camaldolesi

Los nuevos estatutos dieron la orden al duque Carlos III, en 1818. Transformó el collar, como ya lo había hecho con su propio antepasado Carlos I, reduciéndolo a un entrelazado de nudos de amor y 15 rosas blancas y bermellón. alternativo, en memoria de las 15 alegrías de la Virgen; colgaba del collar un medallón que representaba la Anunciación; estableció que los 15 caballeros tradicionales se agregaron 5 en honor a las cinco heridas de Jesús. La Orden del collar y la Anunciación, como se llamaba entonces, solo era accesible a los cavalierli "de nom et d'armes" "sans reproche" quienes, con él, asumieron obligaciones religiosas y disfrutaron de privilegios muy altos: su vestimenta era suntuosa.
Camaldolesi di Torino

Una nueva reorganización dio la orden, en 1570, Emanuele Filiberto, quien estableció el número de caballeros en 20, además del soberano, otorgó el rango de gran maestro y el príncipe heredero. Los caballeros tenían que ser nobles, y los nobles también tenían que ser sus padres y sus antepasados, limpios de todas las acusaciones de herejía, traición y cobardía. El duque otorgó a los caballeros una exención total de impuestos, deberes y jurisdicción, y el derecho a formar parte del Senado, que era el Consejo Supremo de Estado: además, se les prometió ayuda financiera en caso de necesidad.
Los sucesivos decretos de Carlo Emanuele I, Carlo Emanuele II y otros soberanos, reconfirmaron estos privilegios, los honores, las disposiciones del ceremonial, las decoraciones y los uniformes. A partir de 1607, la iglesia de la orden se convirtió en la ermita de los Camaldolesi de Turín, desde que ciudad de El Bugey fue anexada a Francia; y, en 1840, Carlo Alberto asignó la Cartuja de Collegno a la orden. El príncipe mismo renovó los estatutos en ese año; volvió a confirmar el carácter religioso-militar de la Orden y reafirmó los honores y las prominencias, al tiempo que abolió las exenciones de tributos y privilegios del foro.


Una reforma radical logró Vittorio Emanuele II, en 1869, en un sentido liberal, eliminando la cláusula de la nobleza del lugar de nacimiento de los méritos militares: el collar se convirtió en la recompensa suprema para los personajes denunciados por los servicios eminentes prestados en los altos cargos del estado. Los caballeros son 20 en número, no incluidos, ya que en 1924 quería decretar que Vittorio Emanuele III gobernara actualmente, el rey, el príncipe, los dignatarios eclesiásticos, los personajes extranjeros. Tienen el título de excelencia y primo del rey, la obligación de jurar lealtad de acuerdo con la fórmula constitucional, el derecho de precedencia sobre las oficinas del estado después de los cardenales, el derecho a los honores militares establecidos por el reglamento disciplinario.

1 comentario:

  1. las ordenes de caballería nacieron en la edad media, que fueron muy importante en el viejo continente.

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